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Labiba

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La storia di Labiba

Partiamo dal nome Labiba. In arabo ha tanti significati, quelli che più ci hanno colpito sono ragazza e saggio. Il richiamo al genere femminile ci identifica come gruppo, dal momento che le tre fondatrici sono giovani donne. Saggia è, invece, la prospettiva che vogliamo dare alla questione raccontandola con lo sguardo di chi il territorio palestinese lo vive, lo studia e lo respira.

Labiba è il risultato della nostra esigenza di raccontare una storia. Una storia che possiamo condividere, una storia fatta di mille voci sagge che cercheremo di raccogliere, intervistare, scoprire, apprendere. Una storia che si focalizza su alcuni argomenti nuovi rispetto al palcoscenico su cui solitamente viene affrontata la tematica palestinese.

Si parla di ambiente, di sostenibilità e di tutti quegli argomenti che ti fanno comprendere come il conflitto non passi solo attraverso un fucile puntato, ma arrivi ovunque, e si concretizzi in una quotidianità di limitazioni difficili da immaginare.

In Palestina la questione ambientale viene considerata secondaria. Eppure l’appropriazione delle risorse e l’impossibilità di raccogliere e differenziare, segna la vita di tutti i palestinesi costretti a vivere nella mancanza di risposte necessarie all’attuale situazione mondiale.

Approfondiremo anche la tematica del water e land grabbing. Ulivi centenari e terre coltivabili limitate da muri che non ne permettono il loro utilizzo, privando la popolazione palestinese di mezzi economici e della dignità.

Ed è proprio trattando queste tematiche che si evidenzia un malsano potere univoco riscontrabile anche nell’appropriazione dei siti archeologici UNESCO. Un potere che vuole tagliare il cordone che lega un popolo alla sua eredità culturale.

Il nostro obiettivo

Ambiente, acqua, scarsità di risorse non scalfiscono l’animo resiliente e la cultura millenaria dei palestinesi e della loro splendida terra. Ed è proprio questo il nostro punto di partenza, il racconto del popolo resiliente che trova mille modi per resistere e reinventarsi. Vogliamo proporre nuovi dibattiti e spunti a temi più e meno trattati negli ultimi anni. Vogliamo anche celebrare nella sua interezza, descrivendone la leggerezza, i colori, la storia e i sapori.

 Ad accompagnare il tono serio della pubblicazione infatti, Labiba utilizzerà i suoi social come Tiktok e Instagram dove con cooking with Labiba e i Non tutti sanno che vogliamo promuovere e far conoscere ai molti e non ad una nicchia ristretta, tutte le curiosità e le ricette più buone provenienti da un oriente ormai ricordato solo per oppressione e distruzione.

Sappiamo che il nostro è un progetto ambizioso, abbiamo in mente tanti obiettivi. Il primo fra questi quello di creare un ponte che possa collegare i mondi e le realtà più disparate per diffondere una maggiore consapevolezza sul conflitto palestinese e le ripercussioni che ha sulla quotidianità delle persone che lo vivono. Vogliamo collegare la nostra piccola realtà alle organizzazioni locali e non, che ogni giorno si battono per un pezzo di giustizia sociale che è stata negata.

Labiba in fin dei conti è questo: è attualità, è spazio, è resilienza, è alternativa, è cultura.