Essere cittadini attivi significa essere responsabili non solo della propria città, del proprio Paese ma anche e soprattutto di ciò che ci circonda, degli Stati intorno a noi, delle persone che non godono dei nostri stessi diritti, perché la vita di ogni essere umano ha lo stesso valore. Per questo chiediamo a tutti e tutte voi di attivarsi chiedendo al Vice Presidente Antonio Tajani di ascoltare le nostre voci che chiedono giustizia, ma soprattutto di intervenire in quello che è un massacro anzi un genocidio del popolo palestinese nella striscia di Gaza.
Qui puoi trovare un testo per la mail da inviare al Ministro Tajani, facendolo come cittadino singolo ma anche come associazione, se aderiscono tutt* i componenti. Vi segnaliamo anche un’altra versione di testo mail di Bossy a cui potersi ispirare. Ora è il momento di agire!
Egregio Ministro Tajani,
siamo qui a scriverle per chiedere il suo intervento immediato. Stiamo assistendo ad una catastrofe umanitaria senza precedenti in cui il vero target sono i civili innocenti. L’orrore che lo stato di Israele sta perpetrando ha tutte le caratteristiche di un genocidio (ex art. 6 Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale). Una repressione violenta e sanguinosa che si sta consumando sotto l’indifferenza della comunità internazionale e del nostro Paese, che ha deciso di astenersi durante la votazione della Risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ ONU – “Protezione dei civili e rispetto degli obblighi legali internazionali”.
Il diritto internazionale umanitario e i diritti umani non sono una scacchiera in cui ognuno può muoversi come crede. La comunità internazionale ha scelto di dimenticare, rimuovendo dalla propria memoria collettiva, le continue ed incessanti violazioni che Israele commette da più di 70 anni contro il popolo palestinese. Lo stesso Stato, quello di Israele, che ha ridotto una striscia di terra lunga 41 km e larga 8 km lo scenario di un genocidio. Ricordiamo inoltre, le 70 risoluzioni ONU non implementate, ignorando completamente il diritto internazionale che con i fatti del 27 ottobre ha condotto un uso indiscriminato della forza sui civili, isolando ed oscurando tutt’ora quello che avviene ed è avvenuto all’interno della striscia.
Le attuali scelte politiche che questo Governo e questo ministero hanno intrapreso avranno conseguenze importanti sui mesi a venire. Le chiediamo, con onesta curiosità, se l’Italia è pronta ad assumersi il risultato di un appoggio cieco e smisurato quando, nella speranza che ne resti ancora qualcosa, si conteranno le somme del genocidio condotto da Israele.
Noi cittadine e cittadini non possiamo più restare in silenzio né come italiani né come europei. La nostra democrazia e l’Europa si fondano su valori comuni come: il rispetto della dignità umana, la libertà e il rispetto dei diritti umani, compresi quelli delle minoranze. Sono proprio questi valori incisi nella nostra Costituzione e nella Carta Europea dei Diritti dell’Uomo che ci impongono il dovere di schierarci dalla parte degli oppressi senza lasciarci intimorire da una propaganda che vuole intrappolarci in antiche paure. L’Europa ha conosciuto la discriminazione e n’è stata complice, ma la storia dovrebbe insegnarci ad agire in modo diverso e non perpetrare i nostri errori.
Le scriventi e gli scriventi chiedono:
- Il cessate il fuoco immediato
- L’invio massivo di aiuti umanitari e il ripristino dell’erogazione di acqua potabile, elettricità e connessione ad internet
- La fine dell’assedio e dell’occupazione militare israeliana
- La compartecipazione dell’Italia per l’individuazione e liberazione di tutti gli ostaggi da ambo le parti.
Le chiediamo di intervenire immediatamente e con massima attenzione e priorità. Come ha sottolineato il Segretario Generale dell’ONU, questo è il momento della verità e di assumersi le proprie responsabilità.
La storia, come bene sappiamo, ci giudicherà tutti .
In fede,
Nome e Cognome
Qui gli indirizzi mail
info@antoniotajani.it
segreteriavicepresidentetajani@governo.it