5x1000
Il 5×1000 è un particolare sistema di finanziamento del comparto non profit che trae risorse dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Qualsiasi persona fisica che risulti debitore IRPEF può scegliere di destinare il 5×1000 dell’imposta IRPEF a sostegno degli enti non profit. Puoi destinare la quota del 5×1000 a un’organizzazione firmando in uno dei sette appositi riquadri che figurano sui modelli Dichiarazione dei Redditi e inserendo il codice fiscale dell’ente che vuoi sostenere.
Ad esempio, se scegli di devolvere il tuo 5×1000 a Labiba APS, dovrai firmare il riquadro con la dicitura “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale…” e riportare il nostro codice fiscale: 95237760103.
Abbiamo portato avanti diverse attività di formazione sulla Palestina. Grazie al progetto “Padova Città della Pace e dei Diritti Umani” Labiba ha presentato alle classi di quinta liceo padovane la mostra “Figli di un Dio Minore” del fotografo Roberto Brancolini.
L’obiettivo è di avvicinare le fasce più giovani, tramite il loro coinvolgimento diretto, alla partecipazione attiva nella città di Padova, dove è cominciato tutto per le fondatrici di Labiba.
Siamo state invitate da alcuni membri del Consiglio Comunale di Genova e ci siamo fatte promotrici di un’istanza contro gli accordi sull’utilizzo delle risorse idriche tra l’azienda israeliana Mekorot (condannata da numerose ONG per la violezione dei diritti umani in Palestina) e Iren, azienda italiana partecipata dal Comune di Genova. Poiché il Comune non ha risposto all’istanza, si è deciso di coinvolgere la cittadinanza. Abbiamo così organizzato un momento di dibattito e confronto, con la partecipazione di Amnesty International – sezione Liguria e Vento di Terra Onlus, per parlare di apartheid e water grabbing nei territori occupati, oltre che dell’accordo tra Iren e Mekorot da un punto di vista anche tecnico.
Per Gaza
Labiba si è fatta promotrice di diverse iniziative in collaborazione con altre realtà italiane per supportare la popolazione di Gaza. Ci siamo unite per raccogliere fondi essenziali tramite il Crowdfunding Rete Emergenza Gaza, al fine di fornire aiuti umanitari alla popolazione stremata della Striscia. Abbiamo altresì supportato la Onlus Gazzella, impegnata da vent’anni nella salvaguardia della salute dei bambini palestinesi, vittime di traumi e mutilazioni.
Consapevoli della necessità di diffondere informazioni corrette e oggettive su Gaza, ogni giorno combattiamo la stampa mainstream italiana condividendo le notizie più importanti a livello locale e internazionale.
Crediamo che la storia abbia bisogno di una prospettiva differente rispetto a quella intossicata dagli interessi personali. Crediamo nei diritti umani e nel diritto di autodeterminazione dei popoli. Ma sopratutto crediamo nella giustizia internazionale.
Cerchiamo di essere megafono delle ingiustizie di un popolo oppresso, consce della necessità di esportare questo approccio verso ogni popolo oppresso di questo pianeta.
Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto! Aiutaci ad abbare il muro dell’indifferenza. Dona il tuo 5×1000 a Labiba e aiutaci a costruire una narrazione giusta sulla Palestina.
Abbiamo sostenuto l’organizzazione AlQaws, che si occupa della tutela dei diritti della comunità LGBTQIA+ e di questioni di genere in Palestina, per garantire uno spazio sicuro a tuttə le persone che si sentono marginalizzate.
Advocacy e sensibilizzazione
Abbiamo portato avanti diverse attività di formazione sulla Palestina. Grazie al progetto “Padova Città della Pace e dei Diritti Umani” Labiba ha presentato alle classi di quinta liceo padovane la mostra “Figli di un Dio Minore” del fotografo Roberto Brancolini.
L’obiettivo è di avvicinare le fasce più giovani, tramite il loro coinvolgimento diretto, alla partecipazione attiva nella città di Padova, dove è cominciato tutto per le fondatrici di Labiba.
Siamo state invitate da alcuni membri del Consiglio Comunale di Genova e ci siamo fatte promotrici di un’istanza contro gli accordi sull’utilizzo delle risorse idriche tra l’azienda israeliana Mekorot (condannata da numerose ONG per la violezione dei diritti umani in Palestina) e Iren, azienda italiana partecipata dal Comune di Genova. Poiché il Comune non ha risposto all’istanza, si è deciso di coinvolgere la cittadinanza. Abbiamo così organizzato un momento di dibattito e confronto, con la partecipazione di Amnesty International – sezione Liguria e Vento di Terra Onlus, per parlare di apartheid e water grabbing nei territori occupati, oltre che dell’accordo tra Iren e Mekorot da un punto di vista anche tecnico.
Per Gaza
Labiba si è fatta promotrice di diverse iniziative in collaborazione con altre realtà italiane per supportare la popolazione di Gaza. Ci siamo unite per raccogliere fondi essenziali tramite il Crowdfunding Rete Emergenza Gaza, al fine di fornire aiuti umanitari alla popolazione stremata della Striscia. Abbiamo altresì supportato la Onlus Gazzella, impegnata da vent’anni nella salvaguardia della salute dei bambini palestinesi, vittime di traumi e mutilazioni.
Consapevoli della necessità di diffondere informazioni corrette e oggettive su Gaza, ogni giorno combattiamo la stampa mainstream italiana condividendo le notizie più importanti a livello locale e internazionale.
Crediamo che la storia abbia bisogno di una prospettiva differente rispetto a quella intossicata dagli interessi personali. Crediamo nei diritti umani e nel diritto di autodeterminazione dei popoli. Ma sopratutto crediamo nella giustizia internazionale.
Cerchiamo di essere megafono delle ingiustizie di un popolo oppresso, consce della necessità di esportare questo approccio verso ogni popolo oppresso di questo pianeta.
Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto! Aiutaci ad abbare il muro dell’indifferenza. Dona il tuo 5×1000 a Labiba e aiutaci a costruire una narrazione giusta sulla Palestina.